Un’importante giornata di riflessione e approfondimento sul tema dell’Alzheimer si è tenuta a Sessa Aurunca con il convegno intitolato “Alzheimer – la cura per chi non ne avrà memoria”, organizzato dall’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani). L’evento, ospitato dalla Diocesi di Sessa Aurunca, è stato aperto dai saluti del Vescovo, Monsignor Giacomo Cirulli, che ha sottolineato l’importanza della cura e della vicinanza alle famiglie colpite da questa malattia. Il convegno ha visto la partecipazione di esperti di alto profilo e figure ecclesiastiche. La dottoressa Amelia Di Tora, Presidente diocesana dell’AMCI, ha dato il via ai lavori, seguita dagli interventi del cappellano dell’ospedale di San Rocco, Don Godfrey Nyakairu, e dell’assistente pastorale sanitaria Don Pietro Robbio. Tra i contributi scientifici e associativi, si sono distinti il dottor Aldo Bova, Presidente nazionale del Forum Associazioni Sociosanitarie, il dottor Antonio Falcone, Vicepresidente vicario nazionale AMCI, e il dottor Mario Ascolese, Presidente regionale AMCI. La dottoressa Margherita Majello ha guidato una riflessione emozionante con la presentazione del cortometraggio “In fondo all’oblio”, che ha offerto uno sguardo profondo sulla realtà dell’Alzheimer. Particolarmente rilevante è stato l’intervento del dottor Francesco Saverio Caserta, geriatra e Presidente nazionale della Federazione Italiana Medicina Geriatrica, che ha illustrato le sfide mediche e sociali legate alla gestione della malattia. Uno dei momenti più toccanti del convegno è stata la testimonianza dell’avvocato Alessandro Fastoso, Presidente dell’Associazione San Vincenzo de Paoli, che ha raccontato la sua esperienza personale che vede la mamma malata di Alzheimer da 10 anni. A rendere ancora più intenso l’incontro sono stati gli intermezzi musicali curati da Francesca Valente, che hanno accompagnato i momenti di riflessione e preghiera, creando un’atmosfera di raccoglimento e speranza. Il convegno ha rappresentato un momento significativo di confronto tra mondo scientifico, sanitario e pastorale. L’AMCI ha voluto ribadire l’importanza di un approccio integrato alla malattia, che unisca cura medica, supporto spirituale e sostegno alle famiglie, affinché nessuno si senta solo di fronte al peso dell’Alzheimer.

Sessa Aurunca: Alzheimer, l’AMCI ha affrontato il problema in un convegno: “la cura per chi non ne avrà memoria”
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