Oggi: 13 Mar, 2025
Cristo velato
Cristo velato

Cristo velato, un autentico gioiello dell’arte Barocca, annoverato tra i maggiori capolavori scultorei mondiali di tutti i tempi.

2 mesi fa
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Napoli possiede delle bellezze incredibili che se fossero presenti in altri luoghi se ne parlerebbe quotidianamente.

La statua, che si annovera tra le più belle del mondo, fu plasmata dallo scultore Giuseppe Sammartino nel 1753 su incarico del Principe di San Severo Raimondo Di Sangro.

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L’opera è custodita nella Cappella San Severo di Napoli dove continua a suscitare enorme interesse e curiosità nei milioni di visitatori che hanno avuto il privilegio di osservarla direttamente. La maestria dello scultore napoletano sta nell’esser riuscito a trasmettere la sofferenza di Cristo attraverso la composizione del velo, dal quale s’intravedono i segni del martirio sul viso e sul corpo. Ai piedi della scultura, l’artista ha scolpito anche gli strumenti del supplizio: la corona di spine, una tenaglia e dei chiodi. La magistrale resa del velo ha, nel corso dei secoli, ha dato adito a una leggenda secondo cui, il principe committente, famoso scienziato e alchimista, avrebbe marmorizzato alchemicamente un vero e proprio velo adagiato sulla statua. In realtà, un’attenta analisi, e documenti dell’epoca, tra cui una ricevuta di pagamento, hanno confermato che l’opera è stata realizzata interamente in marmo.

Se la storia d’Italia è piena di segreti, quella del Regno di Napoli è completamente avvolta dal mistero. Già nel periodo Barocco, la cultura napoletana dà l’impressione di “velare” altri significati dietro quelli apparenti. Anche la scultura del “Cristo velato” di Sanmartino, nonostante sia mutato l’ambiente storico, è avvolta dal mistero.

 La stessa tecnica adottata per eseguire il velo è tutt’ora un enigma che rende ancora più occulto il suo messaggio che, secondo alcuni sarebbe rivolto ai massoni, i soli in grado di saper decifrare il linguaggio simbolico di tutte le statue presenti nella Cappella di San Severo considerato un vero e proprio “libro di pietra” leggibile solo dai membri della massoneria.

La mano di Sanmartino, a suon di scalpello, levando e levigando, riesce a tirar fuori, da un unico blocco di marmo, il corpo martoriato di Cristo che si intravede attraverso il velo bagnato del suo sudario, la cui trasparenza, pur lasciandoci percepire tutta la sofferenza e la passione di Gesù, ci lascia comunque fuori da quel mistero.

Sarebbe forte la tentazione forte di alzare quel velo per scoprire cosa c’è dietro ma, in questo caso, nemmeno la ragione ci può correre in aiuto.

civico

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