
E così, il duello tra Vincenzo De Luca e Pierluigi Bersani è ufficialmente entrato nel pantheon delle epiche battaglie politiche, dove tra un insulto e un grappino ci si gioca la leadership. Il Governatore, sempre pronto a fare il “cupo” della situazione, ha lanciato un consiglio che suona più come una sentenza: “Bersani si beva un grappino e vada a dormire, si sta rincoglionendo”. Il motivo di tanto “affetto”? L’ex segretario del Pd, con la dolcezza che lo contraddistingue, aveva suggerito a De Luca di fare un passo indietro sulla sua crociata per il terzo mandato, un consiglio che evidentemente non è stato apprezzato. E De Luca, con il suo consueto aplomb, non ha perso occasione di punzecchiare chi, a suo dire, “si limita a parlare di aria fritta mentre lui lotta per i fondi del Mezzogiorno”. Ma ecco che entra in scena Pierluigi “il pacato”. In un’ospitata a Restart su Rai Tre, Bersani, che evidentemente non si lascia mai abbattere da un grappino, ha risposto con una spavalderia che farebbe invidia a un sommelier: “Non mi sento rincoglionito, ma mi farò quel grappino alla sua salute”. E poi, con un sorriso a metà tra il sarcastico e il bonario: “Io gli voglio bene, ma lui è fatto così, insulta. Mi spiace, ma lo prendo così com’è”. Un abbraccio virtuale, insomma, con tanto di brindisi. In sintesi: tra un grappino e l’altro, De Luca e Bersani dimostrano che la politica, a volte, è più una commedia che una tragedia. E noi non possiamo che goderci lo spettacolo… magari con un bel bicchiere in mano.