Tommasina Casale
Che giornata complicata per il sindaco Lorenzo Di Iorio, diviso tra doveri e nostalgie. Mentre l’ex Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, vecchio amico e alleato di “sogni sessani”, presentava a Caserta il suo libro “Trump, la rivincita”, Di Iorio si trovava invece, al Russo Center di Pastorano, costretto a partecipare alla parata elettorale del presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero. Un impegno di cui, probabilmente, avrebbe fatto volentieri a meno. Non che la fedeltà a Oliviero sia in discussione, si sa che il presidente ama circondarsi dei suoi sindaci “trofei” ma l’assenza alla presentazione del libro del suo vecchio amico Sangiuliano pesa, eccome. Tra una stretta di mano e un applauso di circostanza al Russo Center, Di Iorio probabilmente ripensava ai tempi d’oro della sua amicizia con “Genny”. Non solo tappeti rossi a Sessa Aurunca, ma anche quelle famose “porte aperte a Roma”, che l’ex Ministro gli garantiva. Pare che Di Iorio, in un momento di confidenza, abbia raccontato che Sangiuliano, senza le sue “boccia-ture ministeriali” avrebbe davvero cambiato il volto di Sessa Aurunca. E in effetti, il Museo Nazionale realizzato nel castello ducale rimane una sua eredità, anche se avviata prima che le vicissitudini politiche ne chiudessero l’avventura ministeriale. E così, mentre Sangiuliano a Caserta raccontava la “rivincita” di Trump, Di Iorio si ritrovava ad applaudire Oliviero in un’atmosfera meno culturale e più elettorale. Un piccolo sacrificio politico, certo, ma chissà se, tra una foto di rito e un discorso, non gli sia sfuggito un pensiero nostalgico per quei tempi in cui con “Genny” a Roma tutto sembrava possibile… persino trasformare Sessa.
