Arriva in redazione una nota del Circolo Legambiente di Sessa Aurunca, che denuncia l’ennesimo episodio legato al pet coke, con la perdita di parte del materiale stivato in un camion durante il trasporto. “La storia di questo deposito è lunga e segnata da omissioni, illegalità e disinteresse da parte dell’amministrazione comunale, sia della maggioranza che dell’opposizione”, denuncia l’associazione. Legambiente ha sollevato più volte la questione, venendo a conoscenza che l’autorizzazione concessa dal comune, su richiesta della società Interport, era stata rilasciata in base alla legge 283/62, che riguarda la produzione e vendita di sostanze alimentari e bevande. Infatti, il pet coke, un materiale altamente inquinante e cancerogeno, era stato stoccato in una zona agricola a cielo aperto nella periferia sessana a confine con il Lazio, creando danni ambientali e sanitari. Nonostante le denunce e le segnalazioni alle autorità competenti, l’amministrazione comunale è stata sorda alle istanze di Legambiente, ignorando i diritti dei cittadini e permettendo che l’attività illecita continuasse senza interruzione.

Legambiente di Sessa Aurunca denuncia l’illegale deposito di pet coke: “amministrazione comunale sorda alle richieste di intervento”
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