Oggi: 13 Mar, 2025
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La CEDU condanna l’Italia per i rifiuti tossici in Campania

1 mese fa

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La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha emesso oggi una sentenza storica accogliendo il ricorso presentato nel 2013 da 41 cittadini dell’area di Napoli Nord e della provincia di Caserta. Il verdetto riconosce i danni alla salute causati dallo sversamento di rifiuti tossici in quei territori, una pratica diffusa per anni e gestita dalla criminalità organizzata.A commentare la sentenza è Fulvio Bonavitacola, vice presidente della Regione Campania, che ricorda come il periodo antecedente al 2013 sia stato segnato da un grave inquinamento ambientale, aggravato dal fenomeno dei roghi tossici. Tuttavia, Bonavitacola sottolinea anche i progressi compiuti negli ultimi anni grazie alle operazioni di bonifica promosse dalla Regione, con interventi significativi nei siti ex Resit, Masseria del Pozzo e Novambiente.L’attenzione del vice presidente si sposta poi sulla gestione dei rifiuti urbani, un settore in cui la Campania ha avviato una profonda trasformazione. La Commissione Europea ha già riconosciuto i miglioramenti, riducendo di un terzo la sanzione inflitta dalla Corte di Giustizia UE per la cattiva gestione del ciclo dei rifiuti antecedente al 2015. Grazie ai nuovi impianti di Caivano e Giugliano, già operativi, e ai 12 impianti di compostaggio in costruzione, l’obiettivo è di cancellare completamente la sanzione entro la fine del 2025.La sentenza della CEDU rappresenta un passo importante nel riconoscimento delle responsabilità ambientali del passato, ma anche un monito per il futuro, affinché simili tragedie non si ripetano.

in calce il comunicato integrale del Vice Presidente Fulvio Bonavitacola:

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COMUNICATO DEL 30 GENNAIO 2025

SENTENZA CEDU SU RIFIUTI TOSSICI

Dichiarazione del vice Presidente Fulvio Bonavitacola

“La sentenza di oggi della Corte europea accoglie il ricorso presentato nel 2013 da 41 abitanti della zona di Napoli Nord ed area casertana che lamentavano gravi danni alla salute per lo sversamento di rifiuti tossici in quel territorio.
Si tratta di un fenomeno che ha segnato il periodo antecedente alla denuncia del 2013, con diffusione di sversamenti tossici programmati e gestiti dalla criminalità organizzata, come le indagini e le sentenze degli anni successivi hanno accertato.
Furono anni di grave inquinamento, segnati dal crescente fenomeno dei roghi tossici.
Grazie ad un forte impegno risanatore, su impulso fondamentale della Regione Campania, in epoca più recente è stata avviata un’ importante azione di bonifica, come dimostrano gli importanti interventi di bonifica eseguiti presso i siti ex Resit, Masseria del Pozzo, Novambiente.
E’ un’opera che dovrà proseguire nei prossimi anni per la numerosità dei siti che furono contaminati in quel nefasto periodo .
L’odierna sentenza CEDU ha affrontato il tema dei rifiuti speciali e tossici nel periodo ante 2013.
Passando ad altro tema, cioè alla gestione del ciclo dei rifiuti urbani, in questi anni si è aperta una fase nuova, riconosciuta anche dalla Commissione europea che ha già ridotto di 1/3 la sanzione applicata da una diversa sentenza della Corte di giustizia , che censurò la gestione dei rifiuti solidi urbani nel periodo ante 2015. Grazie ai due nuovi impianti di Caivano e Giugliano, già operanti, ed ai 12 impianti di compostaggio in corso di realizzazione si potrà cancellare definitivamente la sanzione entro la fine del corrente anno”.

Fulvio Bonavitacola
Vice Presidente Regione Campania

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