Oggi: 13 Mar, 2025
danni ambientali
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Sessa Aurunca: criticità e danni ambientali evidenti nel silenzio delle istituzioni

1 mese fa
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Scoprire solo adesso che il territorio Aurunco presenta notevolissime criticità ambientali è come voler trovare una scusa per le inadempienze che da anni attanagliano l’entroterra e la zona prospiciente il mare. Le segnalazioni attraverso la carta stampata sono sempre state fatte, sia agli organi preposti sia alle associazioni ambientalistiche. In realtà, non abbiamo mai ricevuto risposte esaurienti per risolvere i gravi problemi. Solo qualche giorno fa si è tornati a parlare di pet coke e del deposito del Garigliano, ma se vogliamo affrontare seriamente il problema dell’inquinamento, è necessario analizzarne le cause. I corsi d’acqua sono diventati fogne che scaricano direttamente in mare, senza alcun trattamento preventivo attraverso la depurazione. Il Rio Trimolato, ad esempio, un canale situato nella zona di San Limato e che segna il confine tra i comuni di Sessa e Cellole, scarica i liquami provenienti dalle zone abitate di Carano, Piedimonte, probabilmente Sorbello e dalle case sparse lungo il percorso, dove gli scarichi non sono stati adeguatamente gestiti. A proposito di trattamenti delle acque, qualche anno fa è stato avviato il progetto “Bandiera Blu”, che dovrebbe servire a liberare l’ambiente dalle impurità prodotte dall’uomo. Tuttavia, secondo gli esperti del settore, si tratterebbe di un progetto mastodontico più per la spesa, che ammonterebbe a circa 350 milioni di euro, che per la reale efficacia. La domanda sorge spontanea: “questi soldi potevano essere spesi diversamente? Magari per la realizzazione di opere più semplici, più economiche da mantenere e più efficienti?” Inoltre, il territorio è stato oggetto di lavori approssimativi, non eseguiti a regola d’arte e spesso non portati a termine. Un esempio a Carano, in località Cavone, dove dovrebbe essere realizzata una vasca di sollevamento, ma i tempi di completamento restano incerti. Le strade sono state lasciate in pessimo stato dopo i lavori e sono stati necessari numerosi interventi successivi per tentare di sistemare i problemi emersi. Tuttavia, in tutto questo, non si è mai parlato seriamente da parte degli enti preposti, ossia il Comune, la Provincia e la Regione, che dovrebbero essere i primi a intervenire con decisione per tutelare il territorio e i suoi cittadini.

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