Francesco Perrone
I residenti delle zone di Lauro, San Castrese e aree limitrofe si lamentano della distanza tra le loro abitazioni e gli studi medici di base che devono raggiungere per le visite. Le persone, in particolare quelle anziane, affrontano notevoli difficoltà anche per ottenere le prescrizioni, dato che molti non sono pratici nell’uso di telefonini e computer. Al momento, il problema sembra essere in parte risolto grazie alla disponibilità mostrata dai medici di base del territorio, anche grazie all’intervento del sindaco Lorenzo Di. È stato infatti deciso un aumento del massimale degli assistiti, che permette di mantenere la situazione ai limiti dell’accettabilità. A partire dal 6 febbraio, il dottor Antonio Griffo inizierà a esercitare la professione di medico di base nella zona di Lauro. “Le accuse alla classe medica vengono mosse attraverso il web da sedicenti informatori e da qualche cittadino che si erge a capo del popolo senza conoscere i veri problemi”, afferma il dottor Antonio Fusco, coordinatore dei medici di base del territorio. Secondo Fusco, i diffamatori sostengono che l’aumento dei mutuati assegnato a ogni medico rappresenti solo una fonte di guadagno aggiuntivo per chi lo riceve, insinuando che tale misura sia il frutto di un accordo tra i sanitari, mirato ad aumentare il numero di pazienti senza preoccuparsi della salute dei singoli. “Se queste persone conoscessero il valore dell’incentivo che il medico riceve per ogni paziente in più, dovrebbero tacere e chiedere scusa. Si tratta di circa un euro lordo”, conclude Fusco.
