La sentenza della corte europea, pubblicata in questi giorni, relativa ai gravissimi danni causati dall’ambiente ed alle persone che vivono, e vivevano, nella terra dei fuochi ha generato reazioni e riflessioni anche in qualche amministratore del Comune Aurunca.“ E pensare che ancora parla, chi in quegli anni è stato a stipendio dei signori dell’immondizia! Questa sentenza, tuttavia, riporta il tema nel cuore dell’opinione pubblica. Anche per capire il percorso senza generalizzare di certi ambientalisti storici, poi travolti sulla via di Damasco, pardon sulla via di “Catarinè”. Damasco e San Paolo sono ben ben altro e con questi rifiuti c’entrano ben poco“ afferma il consigliere comunale Silvio Sasso. Infatti, Sasso è uno dei politici locali che possono dirsi a conoscenza di tante situazioni che si sono sviluppate nel corso degli anni all’interno dell’amministrazione e del territorio Sessano. Dunque, la corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato lo Stato italiano per “in azioni“ di fronte all’internamento di rifiuti tossici per mano nelle mafie e del territorio campano. Una sentenza che ritiene responsabile un’intera classe politica bipartisan che per anni ha sottovalutato e nascosto quello che accadeva nel territorio campano..

Terra dei Fuochi: la Corte Europea condanna l’Italia per inazione, le parole di Sasso.
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