SESSA AURUNCA: Martiello super dirigente: opportunità o scelta inopportuna?

Da ieri sorge spontanea una domanda che in molti si ponevano già da tempo: è davvero opportuno che Salvatore Martiello, ex sindaco di Sparanise, ricopra ruoli chiave nell’apparato amministrativo del Comune di Sessa Aurunca? Una questione che si fa ancora più urgente dopo la sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha dichiarato l’incandidabilità di Martiello e di altri ex amministratori, tra cui Spinosa e Ferrara, per due tornate elettorali successive allo scioglimento del Comune di Sparanise per infiltrazioni camorristiche. Ancora più grave è il fatto che tali figure risultano incandidabili a vita per le elezioni europee, politiche, regionali e provinciali. Nonostante Martiello abbia vinto un concorso pubblico che ne attesta l’idoneità tecnica, è lecito interrogarsi se sia opportuno affidargli incarichi di grande responsabilità, come la gestione del personale e degli affari generali, nonché il ruolo di vice segretario generale, una posizione che richiede non solo competenza ma anche un elevato livello di integrità e trasparenza. La questione, infatti, non riguarda solo la legalità formale. Sebbene la legge non vieti a Martiello di ricoprire tali incarichi, la pubblica amministrazione deve essere un modello di fiducia e trasparenza per la comunità. La credibilità delle istituzioni si basa su scelte che riflettano non solo la conformità alle norme, ma anche un’etica rigorosa e una chiara coerenza con i principi di legalità e buon senso. In territori spesso segnati da ombre e sospetti, ogni decisione amministrativa ha un valore simbolico. Affidare ruoli apicali a figure il cui passato amministrativo è stato segnato da vicende così delicate rischia di minare la fiducia dei cittadini e di compromettere la trasparenza delle istituzioni. La domanda, quindi, non è solo se Martiello avesse il diritto di partecipare e vincere un concorso, ma se sia stato saggio, per il bene dell’amministrazione e della comunità, conferirgli responsabilità tanto significative. Questo interrogativo riguarda tutti noi, come cittadini consapevoli e come parte di una collettività che merita chiarezza, etica e rispetto.