Francesco Perrone
Domani, 11 febbraio, è una ricorrenza molto importante per la Chiesa cattolica. Si celebra, infatti, la festa della Madonna di Lourdes, alla quale Papa Giovanni Paolo II volle associare la Giornata Mondiale del Malato. Il santuario di Lourdes è conosciuto come meta di milioni di pellegrini che, annualmente, si recano ai piedi della statua della Vergine per chiedere una grazia o una guarigione. Anche il santuario di Carano, frazione del comune di Sessa Aurunca, attira numerosi devoti e, domani, si svolgeranno le celebrazioni in onore della Madonna, venerata da secoli con il titolo di “Madonna della Libera”. Secondo la tradizione locale, l’11 febbraio del 1032 la Madonna apparve a una pastorella sordomuta mentre pascolava il suo piccolo gregge presso un luogo poi denominato “Valle dei Santi”. In seguito, fu eretta una cappella presso la grotta in cui venne ritrovato un blocco di tufo raffigurante la Vergine della Libera. Dal 1600, l’immagine della Madonna troneggia sull’altare maggiore della chiesa cittadina. Al di là della tradizione popolare, la venerazione della Madonna della Libera si estende oltre i confini locali, raggiungendo il basso Lazio e l’intera provincia di Caserta. Numerosi sono i miracoli attribuiti alla sua intercessione, testimoniati dai tantissimi ex voto che adornano la statua, portata in processione la prima domenica di maggio, giorno della festa pubblica che richiama migliaia di pellegrini e visitatori. Domani avranno luogo le celebrazioni liturgiche previste per la ricorrenza, alla presenza delle massime autorità della diocesi, che saranno accolte dalla banda musicale locale. Questa sera si concluderà il novenario celebrato dal parroco e rettore del santuario, don Carlo Zampi. Nel frattempo, il comitato festeggiamenti lavora con grande impegno per organizzare le celebrazioni primaverili, al fine di realizzare un evento all’altezza delle edizioni precedenti.
