Questi si chiedono: “è giusto che siano i contribuenti a pagare per responsabilità private?”
L’approvazione della delibera per la riqualificazione urbana di San Castrese, che prevede l’acquisizione al patrimonio comunale di alcuni immobili nella frazione, è senza dubbio un passo positivo per la comunità ma non senza sollevare alcune domande per la modalità con cui si intende affrontare la messa in sicurezza degli edifici e i costi che ricadranno sui cittadini. Il tutto a causa di un crollo alcune settimane fa di una palazzina che ha costretto le autorità a chiudere l’unica strada principale della frazione provocando disagi ai cittadini costretti a percorrere chilometri per bypassare tale zona. Tutto ciò, perché il crollo ha reso pericolanti anche le abitazioni confinanti. Il gruppo consiliare Prospettiva Democratica, composto da Guido Marino e Carlo Loffredo, ha commentato l’approvazione della delibera con una nota che sollecita l’amministrazione a procedere con rapidità: “L’amministrazione deve ora mettere in campo ogni azione necessaria per garantire la massima celerità nell’avvio delle opere di interesse pubblico”, si legge nella nota. La comunità di San Castrese, aggiungono i consiglieri, attende risposte concrete e si oppone a qualsiasi ritardo o ostacolo burocratico: “Saremo vigili affinché gli impegni presi vengano rispettati”.
Meritevole l’intervento dei due consiglieri comunali di opposizione ma noi crediamo che questi non hanno preso in considerazioni alcuni aspetti. Infatti, se seppur importante l’acquisizione degli immobili, c’è da farsi alcune domande che Marino e Loffredo probabilmente non si sono fatte: “Perché l’amministrazione ha preferito acquisire abitazioni che necessitano di urgenti interventi di messa in sicurezza, invece di obbligare i proprietari a farsi carico delle opere necessarie?” “I cittadini di Sessa Aurunca dovrebbero davvero sostenere i costi di messa in sicurezza delle case, quando i proprietari avrebbero dovuto occuparsene da tempo?“, infine, “Non sarebbe più giusto che questi ultimi si facessero carico delle proprie responsabilità, prima che un altro incidente si verifichi? Ma siamo certi che queste domande rimarranno senza risposta e ce ne facciamo già una ragione