Le case diroccate affittate agli extracomunitari: l’esplosione di ieri mette in luce il rischio legato alle abitazioni precarie e non sicure
Un’esplosione verificatasi ieri sera nella frazione di Cupa ha causato il ferimento di un uomo di 40 anni, di nazionalità marocchina, che è stato ricoverato presso l’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca. Il giovane ha riportato ustioni al viso e a un braccio, ma fortunatamente le sue condizioni sono stabili e non si teme per la sua vita.
L’incidente sarebbe stato provocato dal malfunzionamento di una cucina a gas nell’abitazione dove viveva l’uomo insieme ad altri suoi connazionali. La casa, da testimonianze locali, non sembrerebbe trovarsi in condizioni ottimali per l’abitabilità, con elettrodomestici datati e una struttura che solleva dubbi sulla sua sicurezza. Questa è solo una delle tante abitazione che nelle frazioni vengono affittate a extracomunitari, spesso costretti a vivere in condizioni precarie.
Nonostante il giovane ferito stia lentamente migliorando, l’incidente porta alla luce l’annoso problema delle case in affitto che non rispettano i requisiti minimi di sicurezza e che vengono destinate a persone vulnerabili. Il caso di ieri evidenzia come la necessità di trovare un’abitazione a basso costo spinga molti immigrati a vivere in situazioni di grave disagio, esponendoli a rischi elevati loro e i confinanti.
Le autorità stanno cercando di fare luce sulle cause dell’esplosione, ma l’episodio resta un monito sulla necessità di interventi urgenti in termini di sicurezza abitativa e di regolamentazione degli affitti, specialmente nelle aree più marginali.
