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Terremoto a Napoli: forte scossa ai Campi Flegrei, sequenza sismica anche a Roccamonfina

4 settimane fa
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Oggi, domenica 16 febbraio 2025, alle ore 15:29, una forte scossa di terremoto ha scosso Napoli e le aree circostanti. L’evento sismico è stato avvertito distintamente in diversi quartieri della città, dal Vomero alla zona orientale, con segnalazioni provenienti da Posillipo, Vomero, Pozzuoli e l’intera area dei Campi Flegrei. Secondo le informazioni preliminari, l’epicentro del sisma è stato localizzato in prossimità della Solfatara, a una profondità di circa un chilometro. La magnitudo esatta non è stata ancora comunicata dall’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). La scossa ha generato panico tra la popolazione, con numerose persone che sono scese in strada nei quartieri occidentali di Napoli, come Fuorigrotta e Bagnoli, e nella città di Pozzuoli. Le autorità locali hanno ricevuto diverse chiamate di allarme, ma al momento non si segnalano danni significativi a persone o strutture. Questo evento sismico si inserisce in un contesto di attività sismica più ampia nella regione. A partire dalle 17:00 di ieri, sabato 15 febbraio 2025, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con circa 66 scosse registrate fino alle 14:30 di oggi. La scossa più intensa, prima dell’evento odierno, aveva una magnitudo di 2.4 ed è stata registrata nella giornata di ieri. Parallelamente, l’area di Roccamonfina, situata nella provincia di Caserta, ha registrato una serie di eventi sismici nelle ultime settimane. Il 2 febbraio 2025, un terremoto di magnitudo 2.7 è stato rilevato a 3 km a ovest di Roccamonfina. Inoltre, il 1° febbraio 2025, un’altra scossa di magnitudo 2.0 è stata registrata a 3 km a est della stessa località. Per migliorare il monitoraggio sismico in quest’area, l’INGV ha recentemente installato due nuove stazioni sismiche di ultima generazione a Roccamonfina. Queste stazioni, collegate alla sede centrale dell’INGV, saranno operative nei prossimi giorni e rappresentano un passo significativo per l’analisi approfondita dei fenomeni sismici nella regione. È importante sottolineare che l’area di Roccamonfina è classificata come zona sismica 2, il che indica una pericolosità sismica media, con la possibilità di terremoti abbastanza forti. Il vulcano di Roccamonfina, oggi estinto, ha avuto una significativa attività eruttiva in passato, contribuendo a modellare il paesaggio circostante con depositi piroclastici e colate laviche. La popolazione è invitata a mantenere la calma e a seguire le indicazioni delle autorità locali e della Protezione Civile, che stanno monitorando attentamente la situazione e forniranno aggiornamenti in caso di ulteriori sviluppi.

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