Francesco Vettone
Franco Alfieri, esponente del Partito Democratico, ha rassegnato le dimissioni dalle cariche di sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno. La decisione arriva dopo oltre quattro mesi di arresti domiciliari, iniziati a ottobre 2024, in seguito a un’inchiesta su presunti appalti truccati. Recentemente, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della difesa per l’annullamento delle misure cautelari, confermando la detenzione domiciliare per Alfieri. In una lettera protocollata al Comune di Capaccio Paestum, Alfieri ha espresso “immensa sofferenza e tristezza” per la decisione, sottolineando il senso di responsabilità verso le comunità amministrate. Ha dichiarato: “Ho capito che per ottenere giustizia e per far emergere la verità c’è bisogno di tempo e di fasi diverse, quel tempo in cui non è giusto ed opportuno coinvolgere enti e comunità amministrate”. Ha inoltre ringraziato collaboratori e cittadini, manifestando fiducia nel futuro accertamento della verità riguardo alle accuse mosse nei suoi confronti. Le dimissioni di Alfieri comportano il commissariamento del Comune di Capaccio Paestum fino alle prossime elezioni amministrative, previste per la primavera del 2025. Anche la Provincia di Salerno sarà chiamata a eleggere un nuovo presidente entro maggio 2025. Questa vicenda ha suscitato diverse reazioni nel panorama politico locale. Il senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania, ha definito la situazione una “telenovela finalmente conclusa”, criticando il tempo impiegato per giungere a tale decisione e sottolineando l’importanza di restituire la governance agli enti coinvolti. Il processo legale continuerà il suo corso, con la prossima udienza fissata per il 20 marzo 2025. Nel frattempo, le comunità di Capaccio Paestum e della Provincia di Salerno si preparano ad affrontare una fase di transizione amministrativa in vista delle future consultazioni elettorali.
