Le recenti scosse sismiche ai Campi Flegrei hanno già creato molta preoccupazione tra i residenti, ma a scatenare vere e proprie polemiche sono state le dichiarazioni del capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, che durante un incontro a Monteruscello ha parlato senza mezzi termini di “crolli e morti” in caso di scossa di quinto grado.
Durante un incontro pubblico a Monteruscello il 19 febbraio, organizzato per rassicurare la popolazione sullo sciame sismico in corso, Ciciliano ha rilasciato una dichiarazione che ha gelato l’audience: “Se c’è una scossa di quinto grado, crollano i palazzi e contiamo i morti”. Una frase che ha lasciato sgomenti i presenti e che ha scatenato un’ondata di indignazione tra i cittadini e i politici locali.
Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha cercato di ridimensionare la situazione, spiegando che le parole di Ciciliano erano una risposta a una cittadina che aveva insistito molto sulle domande. Tuttavia, il sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, ha definito la dichiarazione “infelice” e ha chiesto un chiarimento immediato.

La reazione a caldo di molti è stata di disorientamento, con tanti cittadini che hanno denunciato il mancato aggiornamento dei piani di evacuazione e la sensazione di essere stati lasciati in balia degli eventi. L’assenza del ministro della Protezione Civile Nello Musumeci all’incontro ha solo peggiorato la situazione, accrescendo il malcontento tra la popolazione, che si sente sempre più abbandonata a sé stessa.
L’Unione Industriali di Napoli e l’Associazione Costruttori Edili di Napoli (ACEN) hanno chiesto spiegazioni urgenti sui piani di emergenza, mentre alcuni comitati cittadini hanno richiesto un incontro con il governo per definire strategie di sicurezza più precise.
il livello di allerta nei Campi Flegrei è ancora “giallo”. Gli esperti dell’INGV escludono una risalita di magma, precisando che l’attività sismica è legata a fenomeni di pressione interna e non a una possibile eruzione. Tuttavia, la popolazione continua a essere in stato di allarme e le istituzioni locali e nazionali sono chiamate a intervenire con piani chiari e tempestivi.
In attesa di maggiori informazioni, l’Osservatorio Vesuviano continua il monitoraggio costante della zona, cercando di fornire aggiornamenti tempestivi per ridurre l’ansia della comunità e garantire una comunicazione più trasparente. L’obiettivo ora è quello di evitare che il senso di panico prenda il sopravvento e che si creino ulteriori difficoltà a livello sociale ed economico.