Oggi: 13 Mar, 2025
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Insetti nei pasti delle mense scolastiche a Napoli: scoppia la protesta dei genitori

2 settimane fa
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Napoli – Venerdì 21 febbraio, nelle scuole primarie e dell’infanzia della Quarta Municipalità di Napoli, si è verificato un episodio allarmante che ha scatenato l’indignazione dei genitori e della comunità scolastica. Diversi bambini hanno trovato insetti nei pasti serviti nelle mense scolastiche, un fatto che ha portato alla sospensione immediata del servizio di refezione e all’avvio di indagini da parte delle autorità competenti.

Le prime segnalazioni sono arrivate dagli istituti “Bovio” e “Miraglia”, dove i piccoli alunni hanno scoperto la presenza di insetti nei loro piatti. I genitori, allarmati e sconvolti dall’accaduto, hanno documentato il tutto con foto e video, diffondendo le immagini sui social e presentando esposti ai Carabinieri. La paura e la rabbia hanno pervaso le famiglie, che mai avrebbero immaginato di dover affrontare una situazione del genere. “È inaccettabile che i nostri figli vengano esposti a simili rischi. Vogliamo sapere come sia stato possibile e cosa si farà per evitare che accada di nuovo”, ha dichiarato una madre indignata.

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A seguito della denuncia dei genitori, il servizio di refezione scolastica è stato sospeso con effetto immediato. Sul caso stanno ora indagando i Carabinieri e i NAS, i quali hanno avviato verifiche approfondite sulle cucine e sui fornitori dei pasti. L’obiettivo è accertare eventuali responsabilità e verificare le condizioni igienico-sanitarie della preparazione e distribuzione del cibo destinato agli studenti. L’amministrazione comunale ha chiesto una relazione dettagliata alle ditte appaltatrici per comprendere le cause di questa grave problematica. “Non possiamo permettere che situazioni del genere si ripetano. La sicurezza alimentare dei bambini è la nostra priorità”, ha dichiarato un portavoce del Comune.

Al momento, la refezione scolastica resta sospesa fino a nuovo ordine. Le autorità stanno cercando di capire come ripristinare il servizio in sicurezza. Si parla di controlli più stringenti sui fornitori, di miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e persino della possibilità di affidare temporaneamente il servizio ad altre aziende. I genitori, però, vogliono garanzie e certezze, non solo promesse.

Secondo le prime stime, il servizio potrebbe riprendere nel giro di 10-15 giorni, ma solo dopo che i NAS avranno concluso le loro ispezioni e che le ditte appaltatrici avranno dimostrato di poter garantire standard elevati di sicurezza e qualità. Nel frattempo, molte famiglie si stanno organizzando autonomamente per fornire ai propri figli pasti preparati in casa, nel timore che una situazione simile possa ripetersi.

La vicenda ha acceso i riflettori su un problema più ampio legato alla qualità della refezione scolastica e ai controlli sui pasti destinati ai bambini. I genitori chiedono risposte concrete e azioni immediate per evitare il ripetersi di episodi simili. “Non ci fermeremo finché non avremo garanzie certe per la salute dei nostri figli”, hanno ribadito con fermezza le mamme della Quarta Municipalità, pronte a continuare la loro battaglia per il diritto dei bambini a un pasto sicuro e dignitoso.

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