
La città si trova sommersa da mini-discariche illegali, alcune delle quali in zone protette e ad alta densità abitativa, con gravi conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica.
Mondragone, una delle città più colpite dalla gestione inadeguata dei rifiuti, si trova ormai a fronteggiare una situazione drammatica che non sembra migliorare. La denuncia arriva direttamente dal WWF locale, che da anni denuncia la presenza di numerose mini-discariche nei vari angoli della città. Ma, come sottolineano gli attivisti, queste discariche non sono affatto “mini”. Si tratta, infatti, di vere e proprie discariche abusive che deturpano il paesaggio e costituiscono un grave pericolo per l’ambiente e per la salute dei cittadini.
Le aree più colpite includono località come Triglione, Stercolilli, Pescopagano, Levagnole, e la zona mare, ma non si fermano qui. Secondo il WWF, anche la strada che porta al cimitero e molte altre zone periferiche sono afflitte dalla presenza di rifiuti abbandonati. La situazione è aggravata dal fatto che in alcune di queste aree sono presenti telecamere di sorveglianza, ma ciò non sembra fermare l’illegalità. L’inerzia delle autorità locali e la mancata messa in atto di controlli adeguati consentono che il fenomeno persista, con gravi implicazioni per la sicurezza e la qualità della vita dei residenti.
Una delle denunce più gravi riguarda gli incendi dolosi. Secondo alcuni esponenti del WWF, durante la stagione estiva, le mini-discariche vengono sistematicamente incendiate per fare spazio ad altri rifiuti. Questi roghi, oltre a rappresentare un pericolo immediato per la salute, hanno anche devastato ampie zone di montagna, distruggendo alberi secolari di ulivo e danneggiando irrimediabilmente l’ecosistema locale. Il fumo e le polveri che si sprigionano dai roghi, infatti, contribuiscono a peggiorare la qualità dell’aria, esponendo la popolazione a rischi sanitari seri.
A peggiorare ulteriormente la situazione ci sono i cumuli di rifiuti accumulati vicino a terreni agricoli, alcune volte anche nei pressi di serre che coltivano ortaggi e frutta destinati ai consumatori. È proprio in queste aree che si trovano i rischi maggiori: l’inquinamento da rifiuti può compromettere la qualità del suolo, contaminando le colture e mettendo a rischio la salute di chi consuma i prodotti agricoli contaminati. L’idea che rifiuti e fumi possano finire in tavola, con gravi conseguenze per chi mangia quei frutti e ortaggi, rende la situazione ancora più preoccupante.
La denuncia del WWF è chiara: la situazione di Mondragone è ormai insostenibile. Le istituzioni devono intervenire immediatamente per fermare l’abbandono dei rifiuti e per prevenire l’incendio delle discariche. Il problema riguarda non solo la protezione dell’ambiente, ma anche la salute dei cittadini e la sicurezza alimentare. La città necessita di un piano di intervento urgente che possa finalmente risolvere il problema delle discariche abusive e garantire una gestione adeguata dei rifiuti, oltre a intensificare i controlli per prevenire comportamenti illegali.
In attesa che le istituzioni prendano finalmente provvedimenti, la popolazione e le associazioni locali continuano a fare pressione, sperando che Mondragone possa tornare a essere una città pulita e sicura per tutti.












