Le attività, già messe a dura prova dalla crisi economica, dai cantieri e dalle difficoltà strutturali, si trovano ora a fronteggiare l’ennesima difficoltà: l’aumento della TARI. Una tassa sui rifiuti che, anziché essere ridotta per alleviare le difficoltà, è stata aggravata, aumentando il peso su commercianti già in grave difficoltà economica.
Il gruppo di “Prospettiva Democratica”, rappresentato da Guido Marino e Carlo Loffredo, non ha tardato a denunciare la mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale, accusandola di ignorare le reali necessità della cittadinanza. Come dichiarato dai due esponenti politici: “Le attività commerciali di Sessa Aurunca lottano tra crolli, cantieri e crisi economica.” Aggiungendo che “Abbiamo proposto sgravi fiscali, agevolazioni e un fondo di emergenza, ma la risposta è stata un rincaro della tassa sui rifiuti.”
Le misure proposte da Marino e Loffredo avrebbero potuto essere una boccata d’aria fresca per le attività locali, ma l’amministrazione ha scelto di ignorarle, contribuendo invece a una situazione che si fa sempre più insostenibile. “Questo aumento della TARI non è solo un errore amministrativo, ma un segnale di una gestione distante dalle vere esigenze della comunità, un’amministrazione che sembra non comprendere la gravità della situazione che i cittadini e i commercianti di Sessa Aurunca stanno vivendo“, continuano i due consiglieri.
In un momento di grande incertezza economica, l’ulteriore rincaro della tassa sui rifiuti rischia di chiudere molte attività commerciali, facendo fallire chi già stava combattendo una difficile battaglia per restare in piedi. La scelta dell’amministrazione di non adottare misure di sostegno rischia di compromettere ulteriormente il futuro del commercio locale, che ora si trova con il peso insostenibile di una tassa sempre più alta, mentre le risposte concrete sembrano rimanere un miraggio lontano.
Senza considerare che le famiglie con ISEE basso, che avrebbero diritto a sconti sulla TARI: “restano senza alcun beneficio perché il Comune non ha approvato gli atti necessari. Senza queste misure, anche chi ha redditi bassi deve pagare l’intera tassa, subendo un’ingiusta penalizzazione. Un errore grave che pesa su chi è già in difficoltà: Questa scelta amministrativa dimostra una preoccupante distanza dalle difficoltà reali della cittadinanza. Chi governa sembra vivere in un’altra dimensione, lontano dai problemi concreti della comunità. E necessaria l’immediata revoca dell’aumento della TARI e l’approvazione delle agevolazioni bloccate”.
Eppure gli amministratori continuano a ribadire che i conti in comune tornano, allora perché questo aumento che sembra più che ingiustificabile?