Un’incredibile e cruenta scoperta scuote Santa Maria Capua Vetere, sollevando un appello per una maggiore protezione degli animali e maggiori controlli in città
Durante una passeggiata con la nipote, una web lettrice ha avuto una scoperta scioccante a Santa Maria Capua Vetere. Mentre camminava per le vie della città, si è imbattuta in una scena macabra: un gatto, legato e immobilizzato con una maglia, era stato crudelmente attaccato a una delle grate di una finestra dell’ex carcere. Un atto di violenza gratuita che ha scosso profondamente la lettrice, la quale ha deciso di condividere la notizia sui social, con un post che denuncia non solo il gesto, ma anche l’indifferenza che spesso circonda episodi simili.
Nel suo messaggio, la donna sottolinea come atti di questo tipo non siano rari e, purtroppo, rimangano spesso impuniti. “Viviamo in un mondo dove la vita di un animale è considerata di poco valore rispetto a quella umana,” scrive, facendo riflettere sulla grave disparità con cui vengono trattati gli esseri viventi non umani. La lettrice non si lascia sopraffare dalla rassegnazione e invita alla responsabilità collettiva, affermando che “questo non deve diventare una giustificazione per l’inerzia.”
Il post si fa quindi veicolo di un appello per la creazione di maggiori controlli in città, anche in relazione all’aumento dei furti, affinché simili atti di violenza non possano passare inosservati. “Non possiamo permettere che certi soggetti possano agire indisturbati e compiere barbarie nel pieno centro della città,” afferma con decisione. La web lettrice chiede un intervento delle autorità e una legislazione più severa per prevenire atrocità come quella appena descritta, in modo che coloro che commettono tali atti vengano chiamati a rispondere delle loro azioni.