Carmine Di Resta
Nuovi e inquietanti dettagli emergono: perché la bambina è stata cambiata prima di essere portata in ospedale? Il padre, Vincenzo Loffredo, resta l’unico indagato mentre l’Italia intera segue con orrore il caso
La tragica morte della piccola Giulia Loffredo, avvenuta nella notte tra il 15 e il 16 febbraio ad Acerra, continua ad essere avvolta in un alone di mistero con nuovi dettagli che emergono. L’ultimo inquietante dettaglio è quello del ritrovamento del pigiamino insanguinato della bambina, nascosto in un sacchetto della spazzatura vicino alla casa della famiglia. Perché la piccola sarebbe stata cambiata prima di essere portata d’urgenza in ospedale? È difficile immaginare che un genitore, in una situazione così drammatica, possa pensare a cambiare gli abiti della figlia invece di concentrarsi sulla sua assistenza medica immediata. Questo particolare si aggiunge a una serie di aspetti controversi legati alla vicenda. Infatti, è emerso che l’abitazione è stata pulita subito dopo l’incidente, rimuovendo tracce di sangue che avrebbero potuto fornire informazioni preziose agli investigatori. Attualmente, l’unico indagato è il padre di Giulia, Vincenzo Loffredo, di 24 anni, accusato di omicidio colposo e di omessa vigilanza e custodia del cane. La sua versione dei fatti presenta delle discrepanze che hanno spinto gli inquirenti a intensificare le indagini. Inizialmente, Loffredo aveva affermato che la figlia era stata aggredita da un cane randagio, per poi correggersi e indicare il pitbull di famiglia come responsabile. Tutti questi dettagli sempre più drammatici, rendono ancora più incomprensibile e dolorosa questa tragedia, ormai divenuta di interesse
