Il GUP di Napoli archivia le accuse di mafia e contrabbando
Il processo che ha coinvolto il famoso cantante neomelodico Tony Colombo con la moglie Tina Rispoli si è concluso con l’assoluzione di entrambi da parte del GUP di Napoli Ivana Salvatore. I due erano accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e di partecipazione finalizzata alla produzione di sigarette di contrabbando. La decisione è stata emessa dopo un processo celebrato con il rito abbreviato e la sentenza è stata pronunciata nell’aula bunker del carcere di Poggioreale. Nel corso del processo, il pubblico ministero aveva richiesto una condanna a nove anni di carcere per entrambi. La vicenda è legata a un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che aveva portato all’arresto della coppia e di altre 25 persone, tra cui Vincenzo Di Lauro, figlio del capoclan Paolo Di Lauro, nell’ambito di un’indagine anticamorra sulle attività imprenditoriali e finanziarie del clan di Secondigliano. A Di Lauro jr. sono stati inflitti 20 anni di carcere. Le indagini erano iniziate nel 2017 e si erano concentrate soprattutto sul ruolo di Vincenzo Di Lauro, che, dopo essere stato scarcerato, aveva avviato una carriera imprenditoriale.