
Dopo mesi di mobilitazione, il Comitato “S. Rocco Bene Comune” e i cittadini di Sessa Aurunca festeggiano la decisione del primario, ma restano le sfide per garantire un servizio sanitario completo.
Il dott. Luigi Di Lorenzo ha ritirato le dimissioni primario dell’Uoc di cardiologia presso l’Ospedale S. Rocco. Ad esultare di questo risultato i cittadini e il Comitato “ S. Rocco Bene Comune” nato a difesa del nosocomio sessano. “Dopo mesi di tensioni, preoccupazione altissima e mobilitazione collettiva per la tenuta della UOC di Cardiologia, finalmente uno spiraglio di speranza: il Dott. Di Lorenzo ha ricevuto le dovute garanzie sull’organico e ha ritirato le dimissioni.”- si legge nella nota del Comitato- Si spera che anche la Dott.ssa Porchetta venga messa nelle condizioni di rinunciare al trasferimento e restare presso il reparto di Sessa Aurunca. “Seppur con fatica, è stato evitato il peggio: la terapia intensiva cardiologica e i letti ordinari di cardiologia non resteranno con soli quattro cardiologi e senza direttore. Tuttavia, sei specialisti sono ancora troppo pochi per garantire un servizio sanitario efficace e sicuro. Per il momento, la Cardiologia è nelle condizioni minime di operabilità, ma la situazione resta sotto stretta attenzione”- si evidenzia- nella nota del Comitato- . “Vogliamo ringraziare i cittadini, che con la loro partecipazione hanno reso possibile questa battaglia, e gli attori istituzionali che hanno esercitato le dovute pressioni affinché si arrivasse a questa soluzione. Ma il ringraziamento più grande va al Dott. Di Lorenzo, che ancora una volta dimostra un profondo amore per questa terra, per i pazienti e per il nostro ospedale”. Altri risultati positivi ottenuti con determinazione dal Comitato e dai tutti i cittadini non è solo la Cardiologia: Endocrinologia salvaguardata con il mantenimento delle ore di attività. Potenziamento della Neurologia a 20 ore settimanali. Riapertura dell’Angiologia, chiusa da quasi dieci anni. “ Ma non basta– si evidenzi nel comunicato- Restano ancora gravi carenze e inadempienze da parte della dirigenza ASL, soprattutto nella programmazione del turnover del personale. La direzione generale dell’ASL aveva promesso di garantire la continuità di alcuni servizi fondamentali. Promesse puntualmente disattese”
