Stefania Modestino
Officin@ risponde con fermezza: “Non ci faremo intimorire nell’esercizio del nostro diritto di informare”
Eccoci qua, ci risiamo con la querela utilizzata come mezzo intimidatorio. Il nostro Direttore, anzi la nostra Direttrice Tommasina Casale ha subito una querela… eh sì mai dire o raccontare i fatti e i misfatti che si compiono sul nostro territorio sempre, “ça va sans dire”, a scapito dei cittadini.
Mai come in questa dimensione storico-politica il potere difende i suoi fortini nella piena solidarietà di potenti di ogni bandiera. Potremmo dire di vivere l’oscurantismo e, in un certo senso, è anche vero viste le posizioni ideologiche uniformi che esprime ed impone la nuova (e occulta) nomenclatura. Pasolini avrebbe definito questa epoca un nuovo fascismo, ma non certo perché c’è un governo di destra, sarebbe banale e anche erroneo. Un nuovo modo di condizionare l’opinione pubblica non con i fucili o le purghe, ma con l’esclusione. Un bavaglio trasparente che, ahimè, colpisce chiunque operi un distinguo rispetto al pensiero unico. Sciascia e Pasolini non ebbero vita facile, ma nonostante la nomenclatura del loro partito, l’Italia era abbastanza libera ancora da potersi permettere che ci fossero e parlassero intellettuali liberi. Era l’Italia democratica e plurale in cui un uomo con un partito all’1% fu capace di rendere questo Paese migliore, scuotendolo nel suo animo conservatore e dando vita a mille battaglie per i diritti civili e per la giustizia. Chi ha la mia età ricorderà Pannella e le sue battaglie che ottennero il consenso di tanti giovani che, come me, erano anche lontani dalla sua ideologia radicale.
Oggi è un’altra Italia, un’altra Europa…un altro mondo! Non c’è più una guida intellettuale, mancano i riferimenti, si stordisce la gioventù tra slogan e tiktok…lo spirito critico ha avuto il suo “De profundis”…Ma, volando molto più in basso e stringendo lo zoom sul nostro territorio afflitto e forse anche sconfitto da un potere prepotente che viaggia sul “Lei non sa chi sono io” di decurtisiana memoria , il potente, dal più piccolo degli amministratori fino alle stanze dei bottoni di questa Regione, avanza con prepotenza nei territori, fa abusi, compie illegalità, atti di arbitrio e se…se la stampa non è compiacente o almeno silente, scatta l’arma intimidatoria della querela.
Officin@ è un giornale libero, siamo una cordata di giornalisti liberi e anche idealisti e abbiamo una direttrice Tommasina Casale che in ogni momento vedrà me, come editore, e tutti noi al suo fianco. Ma noi non siamo preoccupati, indignati sì! Ma se vogliamo, anche divertiti da questi rigurgiti di potere di manzoniana memoria…uhuhuh e quanti don Rodrigo con relativi bravi animano i nostri palazzi Istituzionali…nostri e lo sottolineo perché nella coscienza di costoro non vi è consapevolezza che in politica si presta un servizio protempore e non si è padroni o feudatari di un bel niente!
Noi oggi festeggeremo e sapete perché? Perché questa è la dimostrazione che diamo fastidio e siamo incoraggiati ad avviare un giornalismo di inchiesta sui soprusi amministrativi che ci affliggono…ma il nostro faro, la luce di libertà che ci sostiene è nella nostra meravigliosa Carta Costituzionale. Evviva l’art 21!
