Oggi: 13 Mar, 2025
carabinieri con tuta gialla
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Maddaloni – Un 38enne sorvegliato speciale e la compagna 37enne accusati di aver minacciato una vittima per ottenere 180 euro, arrestati.

4 ore fa
tentazioni

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Tentata estorsione a Maddaloni: simulano la rottura del telefono e tentano di estorcere.

Un 38enne sorvegliato speciale di P.S. e la 37enne compagna convivente, entrambi di Maddaloni, nella serata di ieri 12.03.2025, sono stati arrestati dai carabinieri della locale Stazione per tentata estorsione in concorso. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, il sorvegliato speciale dopo aver incrociato per strada la vittima e seguito fino all’abitazione, lo avrebbe accusato di averlo urtato con il braccio e di avergli fatto cadere il telefono di mano che, impattando al suolo, si era rotto. Per tale motivo, aggiungendo che il telefono danneggiato era di proprietà della sua compagna, avrebbe preteso, attraverso minacce verbali, un risarcimento di 180 € equivalente, a suo dire, al costo dell’apparecchio telefonico. La vittima, un 40enne del posto, che ben conosceva la coppia per i loro pregressi giudiziari e perché già nel recente passato aveva dovuto far fronte a loro richieste estorsive, con il pretesto di andare a prendere i soldi a casa, una volta nel proprio appartamento ha chiesto aiuto al 112. Sceso in strada ha intrattenuto i due aguzzini fino all’arrivo dei carabinieri, ai quali ha confermato il tentativo di estorsione patito ad opera della coppia. A questo punto il sorvegliato speciale, a sua discolpa, ha consegnato ai militari dell’Arma un telefono danneggiato, adducendo che era quello della sua compagna e che si era danneggiato a seguito della caduta derivata da un urto al braccio ricevuto dalla vittima. Nella circostanza i carabinieri, appurato che detto telefono con il display rotto era privo di sim e che, invece, la compagna del sorvegliato speciale disponeva di altro telefono perfettamente funzionante hanno condotto i due in caserma. Ulteriori accertamenti hanno poi permesso d’inquadrare l’episodio in un contesto di reiterate estorsioni già consumate dalla coppia ai danni della stessa vittima nel mese di febbraio u.s. e denunciate presso la locale stazione. Gli arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Santa Maria Capua Vetere e Secondigliano

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