Anni difficili per i due imprenditori, che alla fine sono riusciti a far emergere la loro innocenza.
Dopo anni di battaglie legali e sofferenze personali, i fratelli Giuseppe e Pasquale Mastrominico, imprenditori di San Cipriano d’Aversa, sono stati assolti definitivamente con formula piena dalla Corte d’Appello di Napoli dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa. La sentenza è giunta dopo un lungo iter giudiziario, che aveva visto in precedenza l’annullamento della sentenza favorevole da parte della Corte di Cassazione, che aveva disposto un nuovo processo d’appello. I fratelli Mastrominico erano accusati di avere legami con il clan dei Casalesi e di essere coinvolti in un sistema illecito di appalti pubblici, soprattutto per i lavori di riqualificazione urbana a Villa Literno. Ma, durante il nuovo processo, la Corte ha ritenuto inattendibili le testimonianze dei collaboratori di giustizia, portando all’assoluzione completa. La fine di questo lungo processo segna la conclusione di un capitolo doloroso per tutti gli imputati. Per i due imprenditori, che hanno vissuto anni di incertezze, disagi e difficoltà personali e professionali, questa assoluzione rappresenta una vittoria contro un’accusa che aveva messo a rischio la loro vita e reputazione. “Siamo usciti da un incubo giudiziario che ci ha segnati profondamente“, hanno dichiarato ai nostri microfoni. I fratelli Mastrominico sono stati difesi dagli avvocati Francesco Picca e Giovanbattista Vignola