“Non mollare”, la straziante storia di una donna napoletana malata oncologica
Nunzia Arena, una coraggiosa donna napoletana, sta affrontando una battaglia silenziosa e straziante contro il cancro, ma la sua lotta è ulteriormente complicata da un sistema burocratico che sembra ignorare la sua sofferenza. Da cinque lunghi mesi, Nunzia vive con una febbre costante e una serie di complicazioni che l’hanno costretta a letto, riducendo il suo peso a soli 41,5 kg. La sua vita è diventata un calvario: ha subito tre infezioni urinarie nell’ultimo mese, e la debolezza è tale da impedirle di stare in piedi per più di pochi minuti. Le sue parole, intrise di dolore e vulnerabilità, raccontano un’esistenza segnata dalla sofferenza: “Sono sempre stanca, senza energia. Se mi alzo, riesco a stare in piedi per pochi minuti, poi mi sento svenire e devo stendermi. Non ho più appetito, desidero mangiare tante cose ma poi, quando devo farlo, non mangio che pochi bocconi, che spesso vomito.” Le oncologhe, pur mostrando comprensione, le hanno chiesto cosa potessero fare per lei. La risposta di Nunzia è stata chiara e disperata: desidera essere ricoverata all’Istituto Pascale per ricevere un “Port” e iniziare l’alimentazione parenterale. Ma la risposta che ha ricevuto l’ha gettata nello sconforto: l’attesa per il ricovero potrebbe durare mesi. “Il quadro non è bellissimo, spesso desidero andar via, ma poi arriva sempre quella vocina nella mia testa che dice: ‘Non mollare’. Ed allora cerco di resistere alla sofferenza immensa che sto sopportando”. Ci chiediamo come è possibile non ascoltare l’appello disperato di questa donna la cui vita gli scivola via
