Francesco Vettone
Un episodio scioccante ha scosso la comunità di Licola Mare, nella periferia di Pozzuoli. Una bambina di undici anni ha lanciato un disperato grido d’aiuto al padre durante una videochiamata, mentre un uomo cercava di adescarla con proposte sessuali. La piccola, che stava passeggiando in strada con due amichette, ha vissuto attimi di terrore quando lo sconosciuto ha cercato di avvicinarla con insistenze inquietanti.
L’uomo, un 31enne di origine nigeriana, senza fissa dimora e irregolare in Italia, ha rivolto alla bambina esplicite proposte sessuali, cercando di allontanare le sue amiche con minacce. Per convincerla, avrebbe addirittura mostrato una banconota da venti euro. L’undicenne, terrorizzata, ha immediatamente videochiamato il padre, gridando: “Aiuto papà, vieni. Sto scappando perché c’è un uomo nero che vuole fare sesso con me”.
Pochi minuti dopo, la notizia si è diffusa rapidamente e in molti si sono radunati in strada per affrontare l’aggressore. La tensione è salita alle stelle e si è rischiato un linciaggio: l’uomo, per difendersi, ha iniziato a lanciare bottiglie di vetro contro la folla. Solo il tempestivo intervento degli agenti del commissariato di Pozzuoli, diretti dal vicequestore Raffaele Esposito, ha evitato il peggio. Il 31enne è stato bloccato e arrestato con l’accusa di atti sessuali con minorenne.
La bambina, successivamente ascoltata da una psicologa, ha fornito una testimonianza chiara e coerente, confermando la dinamica dell’episodio. La sua dichiarazione ha rappresentato un elemento fondamentale per l’arresto del sospettato. L’intera comunità è rimasta scossa da quanto accaduto, sottolineando la necessità di maggiore sicurezza nelle strade e di una protezione più efficace per i minori.
Questo drammatico episodio riporta alla ribalta il tema della sicurezza nelle periferie e della presenza di persone senza fissa dimora che, prive di controllo e senza prospettive, possono rappresentare un rischio per la collettività. L’episodio di Licola Mare, oltre a suscitare indignazione e paura, ha acceso il dibattito sulla gestione dell’immigrazione irregolare e sulle politiche di sicurezza cittadina.
Mentre le indagini proseguono, resta forte lo shock per un pomeriggio di terrore che ha visto protagonista una bambina di soli undici anni. La pronta reazione della piccola e l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine hanno evitato il peggio, ma la paura e la rabbia della comunità locale restano ben vive.
