Una 19enne muore durante una gita scolastica: la famiglia attende l’autopsia per capire le cause del decesso
“Voglio solo e semplicemente la verità. Il resto è un dolore che nessuno può immaginare. Quando ci siamo salutati, Aurora era felice”. Sono queste le parole strazianti del padre di Aurora Bellini, la studentessa di 19 anni di Batignano (Grosseto) trovata senza vita durante una gita scolastica. Un viaggio che avrebbe dovuto rappresentare un’esperienza di crescita e divertimento si è trasformato in una tragedia inspiegabile. Aurora frequentava la quarta classe dell’Istituto superiore per geometri Manetti-Porciatti di Grosseto. Si trovava a bordo del traghetto Cruise Bonaria, partito da Napoli e diretto a Palermo, quando nella notte tra il 17 e il 18 marzo ha accusato un malore improvviso. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazza si sarebbe accasciata a terra nella cabina dopo essere rientrata per riposare. I compagni di stanza hanno subito dato l’allarme, ma nonostante l’intervento del medico di bordo e dei soccorsi giunti al largo della costa di Napoli, per lei non c’è stato nulla da fare. Stando alle dichiarazioni del padre, Aurora non soffriva di alcuna patologia pregressa, motivo per cui la famiglia chiede chiarezza sulle cause del decesso. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento contro ignoti, e ha disposto l’autopsia e gli esami tossicologici. I risultati, che arriveranno nei prossimi giorni, potranno forse dare una spiegazione a una morte così improvvisa e drammatica. Aurora era una ragazza piena di vita, appassionata di pattinaggio e di street art. Aveva una sorella gemella e viveva con la sua famiglia a Batignano. Nel frattempo, la gita scolastica è stata annullata e i suoi compagni di classe sono rientrati a casa, ancora sconvolti da quanto accaduto. Resta ora l’attesa per i risultati dell’autopsia, nella speranza che possano dare alla famiglia le risposte che cerca e che Aurora merita.