La società Retina Holding ha progettato l’impianto che contribuirà alla riduzione delle emissioni di CO2, al miglioramento della qualità delle acque e alla gestione sostenibile dei rifiuti, portando benefici economici e ambientali alla comunità locale.
Nel 2026, nella piana del Garigliano, precisamente in via Cese, vicino alla frazione di Casamare, sorgerà un impianto di rilevante importanza per la produzione di biometano e CO2. L’investimento, pari a 20 milioni di euro, è stato fortemente voluto dalla società Retina Holding, che ha acquisito nove ettari di terreno per realizzare questo progetto innovativo. L’impianto avrà un impatto positivo sull’ambiente, poiché sfrutterà sottoprodotti agricoli come reflui zootecnici, sansa di frantoio, scarti della lavorazione della farina e altri materiali simili. Grazie a questa pratica, verranno evitati i dannosi scarichi di tali sottoprodotti nei fiumi e affluenti, migliorando la qualità delle acque che, una volta depurate, giungeranno al mare con minori contaminanti. Questo contribuirà a preservare gli ecosistemi acquatici e a migliorare la qualità delle acque marine, riducendo l’inquinamento e favorendo un ambiente più sano e sostenibile. Un altro aspetto positivo di questo impianto è la produzione di biometano, un carburante che, grazie all’assenza di CO2 nella sua produzione, offre una soluzione ecologica che consente di ridurre notevolmente le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Inoltre, l’impiego del biometano offre vantaggi significativi anche dal punto di vista economico. La produzione locale di biometano, infatti, consente di ridurre la dipendenza dal gas naturale, abbattendo i costi per l’acquisto di fonti di energia esterne e favorendo l’ottimizzazione delle risorse nazionali. Questo investimento rappresenta una soluzione concreta per ridurre la spesa pubblica destinata alle importazioni di energia, indirizzando al contempo fondi nazionali verso il rafforzamento della sostenibilità ambientale e energetica. A livello locale, la realizzazione dell’impianto contribuirà alla riduzione dei volumi di rifiuti urbani, migliorando così la gestione dei rifiuti e l’efficienza del sistema di smaltimento. Questo processo, oltre a ridurre l’impatto ambientale, migliorerà la salute dei cittadini e la qualità dell’ambiente circostante. L’impianto produrrà anche compost biologico, utilizzato per la concimazione organica azotata, un altro beneficio che contribuirà a migliorare la qualità del suolo e sostenere l’agricoltura locale.