Oggi: 08 Apr, 2025
bonus tari 2025
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Bonus Tari 2025: sconto del 25% per le famiglie a basso reddito

1 settimana fa
verrico

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Arriva finalmente una misura che sicuramente in tanti avevano sperato: il Bonus Tari 2025.

Infatti, con la pubblicazione del Dpcm n. 24/2025 in Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 marzo, il bonus è entrato ufficialmente in vigore il 28 marzo 2025. Si tratta di un’agevolazione molto importante per le famiglie in condizioni economiche svantaggiate che potranno beneficiare di una significativa riduzione del 25% sulla tassa sui rifiuti (TARI). Vediamo di capire in maniera analitica il funzionamento:

Il Bonus Tari è destinato alle famiglie che si trovano, come detto, in difficoltà economica che rispettano le seguenti soglie di Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee):

tentazioni

–  Isee fino a 9.530,00 euro, soglia valida per nuclei familiari standard.

– Isee fino a 20.000,00 euro, soglia valida per famiglie con almeno 4 figli a carico.

L’agevolazione naturalmente è prevista per un’unica fornitura di gestione dei rifiuti urbani per nucleo familiare.

Il Decreto prevede che a partire dal 2025, lo sconto del 25% sulla Tari dovrà essere applicato automaticamente, senza bisogno di alcuna domanda. Infatti, il meccanismo segue un sistema simile a quello già adottato per i bonus su luce, gas e acqua. L’applicazione della riduzione, quindi, sarà gestita direttamente dai Comuni o dai gestori del servizio tariffario.

E’ previsto che l’INPS fornisca ai Comuni i dati relativi agli ISEE validi per individuare i beneficiari, dopo di che i Comuni (i gestori del servizio rifiuti o gli enti competenti) applicheranno lo sconto in bolletta senza ulteriori adempimenti per gli utenti.

Però (come sempre c’è un però) per rendere operativo il bonus, si attende ora un provvedimento dell’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), che stabilirà le modalità di trasmissione dei dati tra INPS ed Amministrazioni Locali. Quindi Arera entro 4 mesi dall’entrata in vigore del Dpcm dovrà fornire le modalità applicative e quelle di condivisione delle informazioni relative agli aventi diritto al bonus sociale. Inoltre, nel nuovo metodo tariffario in corso di definizione, ARERA potrà prevedere l’introduzione di meccanismi di gradualità, per un periodo di dodici mesi, nell’applicazione del bonus.

Ad oggi, per cronaca, dobbiamo registrare che sul sito dell’Arera non c’è alcuna indicazione sul Bonus TARI, di conseguenza non ci resta che attendere………

Considerazione personale: ancora una volta chi governa da prova dello scollegamento con la realtà della ns farraginosa burocrazia. Infatti, l’automatismo così tanto decantato nel DPCM è sicuramente più facile a dirsi che non a farsi: per avviare questa “automatica applicazione”, gli uffici tributi di ogni Comune dovrebbero disporre delle informazioni relative agli ISEE di tutti i soggetti iscritti alla TARI ed i software gestionali, all’atto di elaborazione degli avvisi di pagamento dovrebbero sottrarre la quota di riduzione prevista. L’adeguamento informatico, purtroppo, richiederà i suoi tempi e l’invio degli avvisi ordinari della TARI rischia, quindi, di slittare notevolmente o dove sono stati già inviati, addirittura di sdoppiarsi, generando confusione ed incrementi nei costi di invio dei provvedimenti, senza contare che molti Comuni già applicano degli sconti con regolamenti interni che, a questo punto, dovranno essere rivisti per allinearli alla novità.

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