A Sparanise, si scatena una tempesta all’interno di “Sparanise in Movimento”. Il gruppo, erede dichiarato della passata amministrazione (quella sciolta per infiltrazioni camorristiche), sembra iniziare a scricchiolare. Lo fa capire, senza troppi giri di parole, un post infuocato apparso sui social, che non lascia spazio a interpretazioni: qualcuno avrebbe tradito la squadra e, peggio ancora, la “maglia”. “Ancora più grave è il comportamento di chi, pur portando la fascia di capitano, rinnega la squadra per convenienza“. Bum! L’attacco è servito. E ora tutti si chiedono: chi è questo capitano che avrebbe voltato le spalle alla sua formazione? Secondo i bene informati, il post sarebbe nato dal fatto che Nicolino Cerullo, candidato sindaco di “Sparanise in Movimento”, assieme ai consiglieri Viviana Capuano e Marco Spognardi, non si sarebbero allineati alla posizione di Imma Mandara su una recente interrogazione consiliare. E qui, il vaso di Pandora si è scoperchiato. Però, leggendo tra le righe, appare chiaro che il gruppo che giurava continuità con il passato, ora si sta spaccando. Una crisi di identità? Un semplice litigio da spogliatoio? O qualcosa di più profondo? Di certo, se ciò che si scrive sui social corrisponde alla realtà, a “Sparanise in Movimento” qualcuno ha perso la fascia e si prepara a intraprendere strade diverse. Per convenienza, si dice. O forse per sopravvivenza politica. Come dice un vecchio detto del dialetto delle nostre parti “quan si Martiello vatt e quann si incudine statt…”. E, naturalmente, nessuno si senta offeso dalla satira al punto da querelare, abbiamo dato uno sguardo alla pagina di “Sparanise in Movimento” e abbiamo trovato così tanta satira fatta durante la campagna elettorale che, alla luce di come è finita, assume un tono ancora più ironico.

Sparanise in Movimento vacilla: “quan si Martiello vatt e quann si incudine statt”, è arrivato il momento di cambiare martello?
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