“Raccogliamo con piacere l’appello del vescovo di Caserta e arcivescovo di Capua, Monsignor Pietro Lagnese, e, per quel che concerne l’acquisizione di Jabil, garantiamo il massimo impegno per la tutela dei lavoratori e lo sviluppo del territorio”. A dichiararlo è il Ceo di Tme, Aniello Stellato.
“Assieme a Jabil e ai nostri clienti più importanti, stiamo lavorando da anni alla conclusione di questa rilevante operazione, con un progetto serio e solido, che vede la presenza di Invitalia. Elemento, questo, di fondamentale importanza, perché introduce la partecipazione dello Stato nell’assetto societario. Siamo figli di questa terra: qui siamo nati e qui siamo cresciuti come cittadini e come imprenditori. Per questo, intendiamo dare un contributo importante, in termini di sviluppo e occupazione, a questa provincia. Si tratta di un’operazione di carattere imprenditoriale, ma soprattutto sociale, impattando positivamente sul futuro occupazionale di tante famiglie. Appena terminata questa azione, diventeremo tra i poli elettronici più importanti a livello nazionale, riportando nuovamente la provincia di Caserta ai vertici industriali in questo specifico settore. Con questa prospettiva, ci saranno tutte le condizioni affinché, nel medio periodo, si possa iniziare a lavorare anche alla risoluzione di situazioni critiche che riguardano altri lavoratori del nostro territorio, appartenenti al comparto dell’elettronica. Infine, tengo a precisare che da qualche anno abbiamo già iniziato la ricollocazione di personale Jabil e Softlab, in base alle esigenze aziendali. Ad oggi – ha concluso Stellato – sono circa 50 i lavoratori ricollocati all’interno del Gruppo Tme e alcuni di loro ricoprono ruoli manageriali di grande rilievo”.
