Redazione
Manca poco più di un mese all’80° Pellegrinaggio a piedi da Pignataro Maggiore a Pompei, un evento che, anno dopo anno, rinnova un profondo atto di devozione. Questa tradizione, nata nel 1945, affonda le sue radici in un voto fatto da sette soldati di Pignataro Maggiore durante la Seconda Guerra Mondiale. Affidandosi alla Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, promisero che, se fossero tornati sani e salvi, avrebbero compiuto ogni anno un pellegrinaggio a piedi fino al Santuario di Pompei per ringraziarla. Dal quel primo cammino di fede, la tradizione si è tramandata per quattro generazioni, coinvolgendo centinaia di fedeli che, nella prima settimana di maggio, percorrono circa 90 chilometri in circa 36 ore. Il pellegrinaggio, caratterizzato da canti, preghiere e momenti di riflessione, culmina nell’emozionante arrivo alla Basilica di Pompei, dove i partecipanti, in segno di profonda devozione, avanzano in ginocchio fino all’altare maggiore. Negli anni, questo rito ha acquisito un’importanza sempre maggiore, tanto da essere riconosciuto ufficialmente come bene di interesse demoetnoantropologico dal Ministero della Cultura nel 2022. Un ulteriore riconoscimento è arrivato nel marzo scorso, quando Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, ha conferito personalità giuridica all’Associazione Comitato Pellegrinaggio Pignataro-Pompei, garantendo così una maggiore struttura e continuità all’organizzazione dell’evento. Le iscrizioni per l’edizione di quest’anno partiranno l’11 aprile e, come sempre, il pellegrinaggio si svolgerà dal 5 all’8 maggio, con l’arrivo previsto alla vigilia della Supplica alla Regina del SS. Rosario di Pompei. Un evento che continua a unire comunità e generazioni, mantenendo vivo uno dei cammini di fede più antichi e significativi della Campania e dell’Italia intera.
