Il tribunale di Perugia accoglie l’istanza della difesa. Nessuna violazione, prove a favore dell’imputato e un quadro che si ribalta
Pierluigi Casale non è più sottoposto al divieto di avvicinamento nei confronti di Dalma Migliorati, emerge una rivalutazione delle esigenze cautelari. Il giudice Elena Mastrangeli, valutati gli atti, ha accolto l’istanza della difesa, composta dagli avvocati Fiorentina Orefice e Giuseppe Stellato, e ha revocato la misura cautelare. La decisione è arrivata il 9 aprile, nel pieno di un processo che, udienza dopo udienza, sta facendo emergere anche elementi a favore dell’imputato. Non solo il tempo trascorso dall’inizio della misura e l’assenza di violazioni, anche dopo la rimozione del braccialetto elettronico. Anche il pubblico ministero si è detto favorevole alla revoca, segno che il contesto è cambiato. Il processo va avanti, ma il provvedimento segna un passaggio importante: le accuse contro Casale stanno perdendo forza. Il giudice ha ricordato che le misure cautelari sono eccezionali e temporanee. In questo caso non ci sono più i presupposti per tenerla in piedi. Casale torna libero da vincoli. E la sua versione dei fatti, per troppo tempo ignorata, ora comincia ad avere spazio.