Il 24enne ghanese era caduto dal monopattino. Dimesso, è morto poche ore dopo. La Procura indaga su protocolli e tempi di intervento
La Procura di Cassino ha iscritto sette medici nel registro degli indagati per la morte di Charles Yeboah Baffou, il 24enne ghanese deceduto dopo una caduta in monopattino e un ricovero all’ospedale cittadino. I pm hanno aperto tre distinti filoni d’indagine per verificare se durante la gestione del caso siano stati rispettati i protocolli medici, sia nelle diagnosi che nelle decisioni successive. Il giovane era stato trasportato al Pronto Soccorso nella notte tra giovedì 3 e venerdì 4 aprile. Aveva forti dolori addominali. Una prima TAC, secondo quanto ricostruito, non avrebbe segnalato problemi gravi. I sanitari lo hanno dimesso intorno alle 3 del mattino, ma Charles ha deciso di rimanere in ospedale, trascorrendo la notte su una barella in corridoio. All’alba del sabato le sue condizioni sono peggiorate. A quel punto, nuovi esami hanno rilevato un’emorragia interna, con la milza spappolata e lesioni renali. È stato operato d’urgenza, ma non ce l’ha fatta. Gli inquirenti vogliono capire se ci sia stato un errore nella prima valutazione, se la dimissione sia stata affrettata o se siano mancati controlli successivi. Intanto è stata sequestrata la cartella clinica e per giovedì 10 aprile è stata disposta l’autopsia. Un passaggio chiave per accertare le cause del decesso. Charles studiava all’Università di Cassino. Era ben integrato nella comunità, frequentava la palestra del CUS e partecipava alle attività sportive. Amici e colleghi oggi chiedono verità. La comunità aspetta risposte. La magistratura vuole capire se la sua morte poteva essere evitata.