Da Zannini a Zinzi, la frattura nel gruppo di Martiello apre un nuovo capitolo
Una scossa politica ha colpito la minoranza consiliare. Un tempo unita sotto il simbolo di “Sparanise in Movimento”, la squadra dell’ex sindaco Salvatore Martiello ora si spacca. Il terremoto parte da un fenomeno “fattore Z”. Un passaggio simbolico e politico da Zannini a Zinzi, che cambia il baricentro dell’opposizione. Tre dei quattro consiglieri di minoranza, Nicolino Cerullo, Marco Spognardi e Viviana Capuano, hanno annunciato con un post su Facebook la loro uscita dal gruppo originario. Non si dimettono, ma prendono le distanze. Parlano di “attacchi sterili”, “logiche di parte” e della necessità di “seguire una nuova strada”. Rivendicano coerenza, libertà di pensiero e volontà di rappresentare la città “con tutti gli strumenti che la legge ci affida”. Restano nel consiglio comunale, ma ora nel Gruppo Misto, segnando di fatto la fine del progetto originario. Dietro le quinte torna quindi Vitaliano Ferrara, figura storica della politica locale, che avrebbe ripreso a muovere i fili, guidando le scelte e le nuove traiettorie del gruppo. Nel gruppo di Martiello resta soltanto Imma Mandara, che nei giorni scorsi ha postato una foto insieme a Giampiero Zinzi, esponente della Lega, durante un evento sull’autismo a Capua con la ministra Locatelli. Un gesto simbolico, che potrebbe confermare un possibile riassetto politico. Mandara ha ringraziato pubblicamente l’attivista Jo Amodio per l’invito, sottolineando il suo “impegno costante per le fasce deboli”. Ma è la presenza al fianco di Zinzi a suggerire un possibile cambio di riferimento: da Giovanni Zannini, consigliere regionale centrista, a Giampiero Zinzi, ora parlamentare della Lega. Una mutazione genetica, in silenzio ma sotto gli occhi di tutti. Il “fattore Z” sta riscrivendo la mappa della minoranza a Sparanise.