Fede, emozione e tradizione scandiscono ogni giornata fino al Venerdì Santo dei Misteri
Entra nel vivo la magica atmosfera della Settimana Santa a Sessa Aurunca. Cresce di ora in ora l’intensità dei riti e l’attesa per la solenne Processione dei Misteri del Venerdì Santo. A partire da oggi, la città si “ferma” per vivere con partecipazione e devozione gli appuntamenti della Settimana di Pasqua. Le processioni penitenziarie si aprono con la confraternita di San Biagio e si chiudono con quella del Rosario. I riti sono iniziati già da qualche tempo, ma le processioni vere e proprie prendono il via oggi pomeriggio con la Confraternita del SS. Rifugio, nota anche come quella dei “Carcerati”. Martedì sarà la volta dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso, seguita nel pomeriggio dall’Arciconfraternita della Santissima Concezione. Mercoledì Santo si chiudono le processioni penitenziali con la Confraternita di San Borromeo. In serata, nella Chiesa di San Giovanni a Villa, si celebra l’Ufficio delle Tenebre, curato dall’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso. Il Giovedì Santo è dedicato alla tradizionale visita agli altari della Reposizione, i cosiddetti “Sepolcri”. Un momento di intensa spiritualità in cui il centro storico e le vie cittadine si animano di luci, preghiere e presenze silenziose. Il clou è atteso per il Venerdì Santo, definito “triduo pasquale”. Dalle prime luci dell’alba, si raccolgono le fascine per l’allestimento dei “carracciuni”, grandi falò che si accendono al passaggio della Processione. Un evento che richiama a Sessa migliaia di fedeli da tutta la Campania e da diverse regioni italiane. La città, con la sua architettura medievale, diventa teatro di uno dei riti più suggestivi e partecipati: la Processione dei Misteri. Il canto del Miserere, interpretato da un trio che lo tramanda da quasi cinquant’anni, trasforma il dolore in sacralità. Il Sabato Santo si chiude con un’altra toccante processione: il gruppo della Reposizione, detto anche “Mistero di San Carlo”, e il gruppo della Pietà, noto come “dell’Addolorata”. Commovente la presenza delle donne scalze, vestite di nero, che portano enormi candele in segno di lutto e devozione. Terminata la Settimana Santa, la città si prepara alle festività patronali in onore di Maria Santissima Madonna del Popolo e San Leone IX. Un programma ricco di appuntamenti religiosi e culturali che culminerà martedì sera con un grande concerto finale.