Niccolò Palmieri
Secondo quanto riportato dall’ANSA, la partita di sabato prossimo tra Napoli e Juventus, in programma allo Stadio Maradona, è stata anticipata da un commovente episodio di solidarietà che ha unito le due città in un gesto simbolico di grande umanità. Domenico, un bambino di sette anni affetto da leucemia e ricoverato all’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli, durante la tradizionale consegna dei regali natalizi ha espresso un desiderio speciale: ricevere la maglia della sua squadra del cuore, la Juventus. Nonostante la sua fede calcistica sia opposta a quella di molti napoletani, il sogno di Domenico è stato accolto e trasformato in realtà grazie a una catena di solidarietà straordinaria. La giornalista Marilena Natale, fondatrice dell’associazione “Terra dei Cuori Onlus” e tifosissima del Napoli, non ha esitato un attimo. Subito dopo aver concluso la distribuzione dei doni ai piccoli pazienti, ha contattato la stazione dei Carabinieri di Caselle, vicino Torino. I militari, mostrando grande disponibilità, si sono recati presso la sede della Juventus e hanno ottenuto una maglia autografata del giocatore Kenan Yildiz, un gesto che ha subito messo in moto una vera e propria “staffetta dell’amore”. La maglietta è stata portata all’aeroporto e consegnata a un pilota diretto a Napoli, che l’ha trasportata a Capodichino. Una volta atterrata, è stata presa in consegna dagli agenti della Polizia di Stato, che l’hanno consegnata alla giornalista. Questa mattina, Marilena Natale è tornata al Santobono per consegnare il prezioso dono a Domenico. Il piccolo, vedendo la maglia, è rimasto incredulo e profondamente emozionato. “Voglio ringraziare i Carabinieri, la Polizia, il comandante del volo, il direttore generale del Santobono-Pausilipon, Rodolfo Conenna, e la Juventus per aver reso possibile questo piccolo miracolo. Abbiamo rubato un sorriso alla sofferenza ed è questo il nostro obiettivo”, ha dichiarato la Natale, che nel reparto è ormai conosciuta come “mamma Natale”. Questo episodio, reso possibile dalla collaborazione di tante persone e istituzioni, dimostra come il calcio possa essere un veicolo per abbattere barriere e regalare speranza, mettendo in secondo piano rivalità sportive per concentrarsi su ciò che conta davvero: la solidarietà e l’amore per il prossimo.
