Oggi: 13 Mar, 2025
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La Giornata della Memoria 2025: L’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, ricordare per non dimenticare

2 mesi fa
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Il 27 gennaio di ogni anno, il mondo si ferma per celebrare la Giornata della Memoria, un’occasione di riflessione e commemorazione delle vittime dell’Olocausto. La data è simbolica: il 27 gennaio 1945, infatti, l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, dove milioni di uomini, donne e bambini persero la vita a causa del regime nazista. Questo campo, divenuto simbolo della brutalità e dell’orrore della Shoah, rappresenta un monito per le generazioni future, affinché mai più simili atrocità possano ripetersi.

Anche quest’anno, in occasione dell’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, la Prefettura di Caserta, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, ha organizzato una cerimonia commemorativa del “Giorno della Memoria”. L’evento si terrà lunedì 27 gennaio alle ore 10:30 presso l’Auditorium della Provincia di Caserta, con un programma ricco di significato.

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Il significato della Giornata della Memoria
Istituita ufficialmente con la legge 20 luglio 2000, n. 211, la Giornata della Memoria non è solo un tributo alle vittime della Shoah, ma un’opportunità per sensibilizzare le nuove generazioni sul valore della memoria storica. La legge italiana ricorda la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, e l’eroismo di coloro che, a rischio della propria vita, hanno cercato di opporsi al progetto di sterminio, salvando altri. La commemorazione non riguarda solo le vittime ebrei, ma anche rom, sinti, disabili, omosessuali, prigionieri politici e tutte le minoranze perseguitate dai nazisti.

La giornata ha anche il fine di promuovere valori universali come la libertà, l’uguaglianza e il rispetto reciproco. La memoria serve non solo per ricordare, ma per educare le nuove generazioni a combattere ogni forma di discriminazione, razzismo e odio, che possono ancora oggi manifestarsi in molteplici forme.

Il programma dell’evento
Nel corso della cerimonia, saranno ricordati i 19 cittadini della provincia di Caserta che hanno ricevuto, postumi, la medaglia d’onore alla memoria dal Presidente della Repubblica. Questi cittadini, militari e civili italiani, furono deportati nei lager nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Il ricordo di queste vite, spezzate dal regime nazista, sarà reso tangibile attraverso le testimonianze dei loro familiari.

Durante la cerimonia, il Coro e l’Orchestra del Liceo Musicale “Domenico Cirillo” di Aversa, accompagnati dal prof. Giuseppe Baldini, offriranno un momento di riflessione attraverso la musica. Inoltre, l’attore Mario Bilardi, dell’associazione “Ali della Mente & Fabbrica Wojtyla”, interpreterà il monologo “Sergio De Simone” di Patrizio Ranieri Ciu, estratto dall’Opera “Vinti e Vincitori”. Alla commemorazione parteciperanno anche studenti degli Istituti scolastici della provincia, coinvolgendo direttamente le nuove generazioni nella memoria collettiva.

Le vittime della Shoah: ricordare per non dimenticare
Le vittime della Shoah furono milioni. Non solo ebrei, ma anche altre minoranze perseguitate dal regime nazista. Ogni anno, attraverso testimonianze, libri, film e documentari, si cerca di mantenere vivo il ricordo di queste persone, in modo che le loro storie non cadano nell’oblio. Il valore di queste narrazioni è fondamentale per contrastare il negazionismo e l’indifferenza che, purtroppo, in alcuni contesti ancora oggi emergono. La memoria è il nostro strumento più potente per impedire che il passato si ripeta.

La memoria come strumento educativo
Il 27 gennaio è anche un’occasione per riflettere sui valori che devono guidare la nostra società. Le scuole, in particolare, giocano un ruolo fondamentale in questo processo educativo. Ogni anno, in molte scuole italiane, si organizzano incontri, dibattiti, proiezioni di film e testimonianze dirette per sensibilizzare gli studenti sulla portata della Shoah. La memoria storica è un pilastro per costruire un futuro di pace, dove i diritti umani vengano sempre tutelati.

Un messaggio per il futuro
Ricordare il passato non è solo un atto di rispetto per chi non c’è più, ma un richiamo a tutti noi a impegnarci affinché simili atrocità non si ripetano mai più. Come scrisse Primo Levi, uno dei sopravvissuti più noti ad Auschwitz: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”. La Giornata della Memoria, dunque, è anche un monito per il futuro: solo attraverso la consapevolezza storica possiamo costruire una società più giusta e solidale.

In questa giornata, ogni piccolo gesto di memoria – che sia leggere una testimonianza, guardare un documentario, o partecipare a una cerimonia – contribuisce a mantenere viva la fiamma della memoria. Un passo importante per un futuro consapevole, che non dimentica mai gli orrori del passato.


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