Oggi: 14 Mar, 2025
la selva
la selva

SESSA AURUNCA: La terra dei fuochi e il silenzio assordante: la battaglia per il territorio aurunco

1 mese fa
tentazioni

0:00

Il territorio aurunco continua a essere vittima dell’incuria e dell’indifferenza dell’uomo. Ogni giorno si scoprono mini discariche abusive, nascoste lungo le strade del Comune o in angoli remoti, lontani dagli occhi dei più. Tuttavia, tra le pratiche più devastanti c’è la bruciatura dei rifiuti, una soluzione tanto rapida quanto dannosa per l’ambiente, che continua a rappresentare un rischio per la salute pubblica. La recente sentenza della Corte Europea, che ha messo sotto accusa i crimini ambientali legati alla “Terra dei Fuochi”, ha finalmente scosso le coscienze. Per anni, ciò che accadeva nel cuore di queste terre è stato ignorato o minimizzato. La vicinanza con una discarica pericolosa come quella della Selva, alle porte di Sessa Aurunca, e la centrale nucleare del Garigliano, ha creato una situazione insostenibile, ma solo ora, dopo anni di silenzio, emergono le reali dimensioni dei pericoli per la cittadinanza. Nei giorni scorsi, durante un incontro pubblico, l’onorevole Costa ha sollevato il tema della discarica della Selva, un sito che continua a essere una fonte di preoccupazione per la sicurezza e la salute della comunità. Non solo il danno ambientale è evidente, ma il rischio per le persone è un incubo che persiste da troppo tempo. Questi temi sono stati al centro di un acceso dibattito, ma la domanda che i cittadini si pongono è una sola: “Perché ora, e non prima? Perché non si è intervenuti quando sarebbe stato necessario?”. Le amministrazioni che si sono susseguite negli anni, le associazioni ambientaliste, i media locali e, recentemente, alcuni soggetti che si autoproclamano “la voce del territorio”, sembrano ora affannarsi per portare alla luce una realtà che conoscevano da tempo. Quasi come se la necessità di apparire come difensori del territorio fosse più importante di una reale azione di cambiamento. Eppure, a distanza di anni, nonostante l’allarme lanciato e le dichiarazioni di intenti, il problema non è stato risolto. La discarica della Selva è solo la punta dell’iceberg. Le micro discariche abusive e la centrale nucleare del Garigliano sono solo alcune delle minacce che continuano a compromettere la sicurezza e il futuro di questo territorio martoriato. In questo contesto, l’apparente lotta per la protezione dell’ambiente appare come una battaglia di facciata, dove l’obiettivo sembra più quello di ottenere visibilità che non di risolvere concretamente i problemi. Il rischio che si corre è quello di continuare a vivere in un contesto in cui l’ambiente è sempre più sacrificato in nome di interessi economici e politiche inefficaci. Le associazioni, le istituzioni e i cittadini devono necessariamente evolvere il loro approccio: non basta solo denunciare il danno, è essenziale lavorare insieme per garantire soluzioni efficaci e durature. La difesa del territorio non può essere relegata solo alla retorica di chi cerca visibilità, ma deve essere una lotta concreta e quotidiana. La terra di Territorio Lungo merita un impegno che vada oltre le parole e si traduca in azioni decisive per salvaguardare la salute, il futuro e la bellezza di una terra che, troppo spesso, è stata abbandonata a se stessa.

ufficio

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Pubblicità

Pubblicità

dental

Pubblicità

fabrizio 1

Pubblicità

Immagine WhatsApp 2025 01 29 ore 12.13.13 3275a290

Pubblicità

dental

Pubblicità

ricambi

Pubblicità

ambulante

Latest from Blog

Testata del gruppo:

panorama editori