Carmine Di Resta
Il giornalista Luca Abete si prepara a fare un sopralluogo per verificare la situazione. Nel frattempo, i cittadini stanchi delle transenne si ribellano, eludendo l’ordinanza comunale.
Nella frazione di San Castrese la situazione è ormai al limite della sopportazione: i cittadini, ormai giunti allo stremo della pazienza, sono costretti ad affrontare gravi disagi a causa della chiusura del corso principale, bloccato da transenne che impediscono il passaggio in entrambe le direzioni. In particolare, la frazione è divisa in due ormai da tre mesi a causa di crolli che hanno interessato la piazza centrale e parte del Corso, la principale (se non unica) arteria di comunicazione del paese. Le macerie continuano a ostruire il manto stradale e, a causa della presenza di edifici pericolanti, cresce il timore di nuovi crolli. Questo ha di fatto impedito il transito dei veicoli, costringendo gli automobilisti a utilizzare una strada sterrata che, fortunatamente, collega la zona nord con quella sud. In un clima di crescente frustrazione, alcuni cittadini, ormai esasperati, hanno deciso di agire autonomamente. Nonostante l’ordinanza sindacale, hanno rimosso le transenne. Al momento non si conosce la motivazione, qualcuno dice che tali transenne sono state rimosse per effettuare una bonifica dei rifiuti accumulati in questi tre mesi, altri che , stanchi, hanno creato il varco per un passaggio pedonale. Il giornalista Luca Abete, che è stato chiamato a occuparsi della situazione, ha risposto che appena possibile effettuerà un sopralluogo per verificare la realtà dei fatti. Ma nel frattempo la vita nel paese sta diventando sempre più difficile: il commercio locale è in crisi, con le vendite in forte calo e le attività commerciali in evidenti difficoltà. San Castrese sembra essere piombato in un nuovo lockdown, dove la sensazione di abbandono è palpabile e cresce il timore che la situazione non possa migliorare nel breve periodo.
