Carmine Di Resta
Esplodono le critiche sui social per la mancata proclamazione del lutto cittadino. Intanto emergono nuovi dettagli sull’incidente
La comunità di Acerra è ancora sotto shock per la tragica morte della piccola Giulia Loffredo, la bambina sbranata da un cane all’interno della sua abitazione. Il sindaco della città, Tito d’Errico, ha deciso di non proclamare il lutto cittadino, scatenando un’ondata di indignazione sui social. Molti cittadini lo accusano di insensibilità e di agire sotto l’influenza dell’ex primo cittadino Lettieri, storico esponente della politica locale. I funerali della piccola Giulia si sono svolti a porte chiuse, un dettaglio che ha alimentato ulteriori speculazioni e misteri sulla vicenda. Nel frattempo, emergono nuovi particolari inquietanti: secondo alcune indiscrezioni, la famiglia paterna della bambina avrebbe ripulito l’area dal sangue subito dopo la tragedia, un’azione che potrebbe complicare le indagini. Inoltre, dagli accertamenti effettuati, il padre di Giulia sarebbe risultato positivo a sostanze stupefacenti. Un altro elemento che potrebbe avere un peso significativo nell’inchiesta. Un ulteriore colpo di scena riguarda il pitbull ritenuto responsabile dell’aggressione. Da un primo esame sembra che non siano state trovate tracce di DNA della bambina nella sua bocca, alimentando dubbi su cosa sia realmente accaduto quel giorno. Gli inquirenti stanno lavorando per fare chiarezza su tutti gli aspetti della tragedia, anche attraverso l’autopsia, il cui esito ufficiale sarà presentato alle autorità entro 90 giorni. La comunità di Acerra, sconvolta dal dolore e dalle polemiche, attende risposte su una vicenda che appare sempre più complessa
