Francesco Vettone
Un’importante operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Aversa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha portato all’arresto di cinque persone legate al clan dei Casalesi. Tra gli arrestati figura Antonio Fusco, 45 anni, noto imprenditore del litorale domitio e proprietario del Mercatone di Lupin, considerato un prestanome del clan Bidognetti. Fusco è accusato di aver utilizzato l’intimidazione del clan per acquistare numerosi immobili all’asta, scoraggiando eventuali concorrenti. Inoltre, è coinvolto in un progetto per la costruzione di un ristorante di una nota catena di fast food a Castel Volturno, su un terreno confiscato a un imprenditore colluso con il clan. Gli inquirenti lo ritengono un “referente stabile” del clan Bidognetti per il finanziamento delle sue casse. L’operazione ha anche portato all’arresto di Nicola Gargiulo e Nicola Pezzella, responsabili della gestione delle estorsioni nei comuni di Lusciano e Parete. Pezzella, in particolare, è indicato come referente del gruppo Schiavone per il traffico di stupefacenti sulla costa domitiana. Un altro arrestato è Hermal Hasanai, cittadino albanese accusato di pagare migliaia di euro al mese al clan per mantenere il controllo sulla distribuzione di droga nel litorale domitio. Insieme a Umberto Meli, è coinvolto in un’estorsione da 15mila euro ai danni di un imprenditore della zona. Le accuse vanno dall’associazione mafiosa all’estorsione, passando per il traffico di sostanze stupefacenti e il reimpiego di capitali illeciti. Questo provvedimento rappresenta un duro colpo alla rete economica e intimidatoria del clan dei Casalesi, che continua a esercitare una forte influenza sul territorio nonostante le numerose operazioni di contrasto.
